È uno dei dolci più tipici e particolari della tradizione dolciaria sarda, composto da sottili fili di buccia d’arancia cucinati a lungo nel miele, impreziositi da una pioggia di bastoncini di mandorle selezionate. Con questo dolce forse il sardo primitivo ha voluto imitare e riprodurre il favo del miele, del quale realmente s’aranzada prende la forma, il colore ed anche un po’ la sostanza. Nella tradizione sarda si usava offrirlo in occasioni importanti, nelle cerimonie nuziali e nei battesimi, e Grazie Deledda ne scrive nelle Tradizioni popolari di Nuoro: “ i/ padrino non è tenuto a fare la spesa, tranne la piccola moneta che regala alla donna recantegli, poco dopo, un vassoio con due “carte” di aranciata”. Con propietà tonico-digestive è un dolce dal gusto raro e raffinato. E ideale servito a fine pasto.
INGREDIENTI
Scorze d’arance candite 57% (scorze d’arancia, sciroppo di glucosio, fruttosio), mandorle tostate, miele millefiori.
